Il Consiglio dei Capi di Stato e di Governo dell’ottobre 2014 ha approvato il quadro comunitario per le politiche dell’energia e del clima al 2030, e ha stabilito l’obiettivo di istituire un’ “Unione dell’energia” articolata sulle cinque dimensioni dell’energia:
- decarbonizzazione (incluse le fonti rinnovabili);
- efficienza energetica;
- sicurezza energetica;
- mercato interno dell’energia;
- ricerca, innovazione e competitività.
Assistal, l’Associazione Nazionale Impiantistica Industriale, ha affermato che, per affrontare le sfide rappresentate dalla scarsità di risorse energetiche, è necessario puntare sull’efficienza energetica. Ma come possiamo farlo?
Uno dei metodi principali e più importanti per fare efficienza energetica riguarda gli edifici che abitiamo e viviamo. Efficientare il patrimonio edilizio, infatti, permette di soddisfare contemporaneamente tre degli obiettivi di competitività citati in precedenza (decarbonizzazione, efficienza e sicurezza) e permette di contenere la spesa energetica per famiglie e imprese.
Lo sviluppo della tecnologia IoT (Internet of Things) e della domotica ha trasformato la casa in un ecosistema intelligente. Secondo i dati Istat, gli italiani hanno investito oltre 3 miliardi per migliorare l’efficienza della propria abitazione, con un aumento della spesa per gli impianti domotici di oltre il 30%: una crescita importante incentivata anche dalle detrazioni fiscali che consentono di recuperare buona parte dei costi sostenuti per la riqualificazione energetica di un edificio.
Per risparmiare energia grazie all’installazione di un sistema domotico è necessario prima di tutto individuare le perdite energetiche: con un sistema connesso, infatti, è possibile controllare come, quando e quanta energia (elettrica, gas o acqua) viene utilizzata in casa. Questa consapevolezza è fondamentale per pianificare azioni mirate per ridurre gli sprechi e rendere la propria casa ecosostenibile. Tra gli impianti che si possono gestire troviamo:
- Caldaie;
- Condizionatori;
- Pompe di calore;
- Sistema fotovoltaico;
- Elettrodomestici (lavatrice, frigorifero, forno, aspirapolvere…)
Installando un sistema IoT ed inserendo i costi della fascia oraria connessi agli elettrodomestici, esso programmerà automaticamente il loro utilizzo nel momento di consumo più economico. Collegando la domotica con un impianto fotovoltaico, invece, il risparmio è assoluto poiché avvia gli elettrodomestici quando l’energia, generata gratuitamente dal sole, è al massimo della produzione.
Anche la gestione del riscaldamento e del raffrescamento ha i suoi vantaggi: oltre al risparmio, permette di avere la temperatura perfetta in tutte le stagioni, personalizzando la diffusione del calore. L’impianto domotico, tramite algoritmo, registra le preferenze di temperatura nelle diverse condizioni climatiche e regola di conseguenza il riscaldamento.
In conclusione, la domotica e l’Internet of Things contribuiscono al raggiungimento dell’obiettivo di efficienza energetica, migliorando al contempo il comfort abitativo. E’ per questa ragione che, negli ultimi anni, è aumentato l’interesse per i diversi e più innovativi sistemi di controllo e automazione non solo in Italia, ma anche in Europa e nel resto del mondo.
Il Governo ha inserito nel Decreto Rilancio – approvato dal Consiglio dei Ministri il 13 maggio 2020 – una misura che prevede un potenziamento delle percentuali di detrazione (Ecobonus e Sismabonus) introducendo il Superbonus al 110% per gli interventi di riqualificazione energetica e di adeguamento antisismico, così come per l’installazione degli impianti fotovoltaici > approfondisci qui
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